Misteri in treno - 1. Il ladro dell'Highland Falcon by Sam Sedgman MG Leonard & Sam Sedgman

Misteri in treno - 1. Il ladro dell'Highland Falcon by Sam Sedgman MG Leonard & Sam Sedgman

autore:Sam Sedgman, MG Leonard & Sam Sedgman
La lingua: ita
Format: epub
editore: RIZZOLI LIBRI
pubblicato: 2020-03-03T12:00:00+00:00


CAPITOLO DICIOTTO

UN DIAMANTE IN FRANTUMI

Ogni singolo ospite presente rimase a bocca aperta, ma Sierra gridò. Poi ci fu un lungo silenzio mentre tutti fissavano i frammenti del diamante.

Hal non era un esperto di diamanti, ma sapeva che non potevano rompersi in quel modo. La principessa sembrava sul punto di svenire. Hal sentì una mano ferma sulla spalla. Lo zio Nat era accanto a lui mentre il treno usciva dal tunnel e veniva inondato di luce.

Il principe abbracciò sua moglie e si schiarì la gola. «Signore e signori, temo che i festeggiamenti di questa sera siano sospesi.» Era impassibile. «Hadrian, raccogli quello che resta di questa collana per la polizia.»

La principessa aveva gli occhi pieni di lacrime.

«Stai tranquilla, tesoro. Non è la collana che ti ho regalato.» Le sfilò dal collo ciò che rimaneva della catena, porgendola a Hadrian. «Questo è un falso.» Si accigliò profondamente. «La domanda è: dov’è quella vera?»

Hal si sentì spingere verso l’uscita da suo zio. In qualche modo, Milo ce l’aveva fatta! Si guardò indietro, esaminando la stanza come per farne uno schizzo superveloce, cercando di memorizzare ogni dettaglio.

La collana era stata scambiata con un falso proprio sotto i suoi occhi, senza che se ne accorgesse? Guardò la folla nel corridoio, alla ricerca di Milo, ma del giovane burbero non c’era traccia.

«Ho sempre detto che c’era un ladro su questo treno!» dichiarò Pickle. «Ora non si può negare.»

«Andiamo nel nostro scompartimento» disse lo zio Nat con calma.

Il cuore di Hal sussultò. Non sapeva perché, ma sentiva di essere nei guai.

Zio Nat abbassò l’avvolgibile del finestrino e si sedette sulla sedia della scrivania. Hal andò a mettersi sul divano.

«Ho bisogno che tu mi dica la verità, Hal.» Zio Nat si tolse gli occhiali e li pulì con l’angolo della giacca. «Il signor Pickle ha detto di averti visto entrare nella carrozza reale oggi pomeriggio. È vero?»

Hal annuì.

«Hai guardato la collana per tutto il tempo che siamo stati ad Aberdeen.» Si rimise gli occhiali e sbatté le palpebre. «Hai anche chiesto alla principessa se non temeva che potessero rubarla. Sarebbe facile dedurne che tu sapessi già che sarebbe accaduto.»

«Io non ho rubato la collana!»

«Ma certo che no.» Suo zio si sporse in avanti e lo guardò negli occhi. «Ma non credi che sia ora di dirmi cosa state combinando tu e Marlene Singh?»

Hal rimase a bocca aperta. «Ma… come facevi a saperlo?»

Zio Nat rise piano. «Sono un giornalista, Hal. Notare le cose è il mio mestiere. Ho visto Marlene che ti guardava dal finestrino della carrozza reale a King’s Cross. L’ultima volta che l’ho vista, aveva sei anni. Amava i treni anche allora. Sapevo che l’avevi vista anche tu, perché continuavi a chiedere se a bordo c’erano altri ragazzi.» Inarcò le sopracciglia. «Quando hai smesso di fare domande, ho capito che l’avevi trovata.»

«Volevo dirtelo» disse Hal, sollevato di poter dire la verità, «ma Lenny mi ha detto che suo padre avrebbe avuto dei problemi se si fosse scoperto che lei era salita a bordo.»

«Per questo non ho detto niente.



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